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Paolo Cohelo dice: “Vivere è sperimentare – non restare immobili a meditare sul senso della vita" , talvolta, però, difficoltà e paure possono farci sentire immobili, scoraggiati e smarriti. La sofferenza destabilizza, mette in crisi. Una terapia psicologica può offrire alla persona che soffre l'opportunità di intraprendere quel nuovo viaggio della vita, un viaggio di scoperta di sè, di timori, paure ma anche di speranze, aspettative e desideri. Lo spazio della terapia è un luogo in cui la persona impara a riconoscere ed accettare sé stesso e la propria realtà, per arrivare a sperimentare nuovi modi di essere nel mondo. Offro consulenza e sostegno psicologico ad adolescenti, adulti e giovani adulti.

Psicoanalisi della relazione

“Tutte le relazioni in quanto interazioni sono complesse. L’interazione tra analista e paziente lo è certamente. Ha però il vantaggio di esistere proprio per “capire” come e perché l’interazione assume quei toni o prende quelle strade. Non è questione di insight, ma di presenza a quello che sta succedendo tra analista e paziente”  (M. Minolli, 2009).

La relazione con l'altro, il riconoscimento e la regolazione reciproca rappresentano gli elementi fondanti della vita mentale e della soggettività umana; l’uomo struttura il suo particolare modo di essere e i contenuti del suo essere all’interno ed in virtù delle matrici relazionali. Il soggetto a partire dalle relazioni precoci con le figure di accudimento interiorizza i modelli relazionali, che condizioneranno la costruzione del suo mondo interpersonale. La sofferenza psicologica origina, dunque, dall'irrigidimento di modalità relazionali non più adeguate, destabilizzando la persona e mettendo in crisi un equilibrio precedente. La relazione analitica diviene lo strumento compensativo di esperienze precoci "mancanti", di cura e di trasformazione del mondo relazionale della persona che soffre.